Beta carotene & vitamina A: una combinazione salutare
Le patate dolci sono un'ottima fonte di carotenoidi. |
Sapevi che la vitamina A può fare molto bene ai tuoi occhi? Se al tuo corpo manca questa vitamina rischi la cecità. Ad ogni modo anche averne troppa in corpo può far male.
Vitamina A: cosa è?
La vitamina A gioca un ruolo vitale nella crescita di ossa, vista e nello sviluppo del sistema immunitario. Parlando degli occhi, questa vitamina può aiutare a ripulire la membrana mucosa e la superficie dell’occhio da virus e batteri, diminuendo quindi il rischio di malattie ed infezioni. Aiuta anche a proteggere pelle e corpo in generale da virus e batteri.
Generalmente ci sono due tipi di vitamina A. il primo tipo, il retinolo, deriva da cibi di origine animale. Questo genere di vitamina può essere utilizzato direttamente dal corpo e possiamo trovarlo in maggiore quantità in carni bovine, latte intero, formaggi, e fegato di pollo. Il secondo tipo è conosciuto come carotenoidi, ottenibili da frutta e vegetali. I carotenoidi vengono convertiti in retinolo durante la digestione e possiamo trovarli in carote, patate dolci e cavoli.
Benefici del beta carotene e della vitamina A per gli occhi
Combinata con altre vitamine ed antiossidanti, la vitamina A gioca un ruolo fondamentale nel tenere lontana la degenerazione maculare età correlata (AMD). Nello studio sulle malattie oculari età correlate (AREDS), coloro che erano a maggior rischio di AMD e che iniziarono ad assumere vitamine A,C,E e rame ogni giorno mostrarono una diminuzione del rischio di AMD del 25% in un lasso di tempo di 6 anni.
Il retinolo può essere assunto tramite prodotti animali, come il latte intero. |
È noto anche che un mix di luteina e vitamina A può rallentare il decorso di malattie come la retinite pigmentosa: malattie rare le quali portano però lentamente alla cecità. Un studio della scuola di medicina di Harvard ha scoperto che la perdita graduale della visione periferica può essere rallentata tramite l’assunzione quotidiana di vitamina A e di luteina.
Deficienze di vitamina A
La mancanza di vitamina A è rara nelle nazioni sviluppate. Purtroppo è molto comune nelle nazioni sottosviluppate od in via di sviluppo. Nel mondo circa mezzo milione di persone diventano cieche a causa della mancanza di vitamina A ogni anno, una cosa prevenibile con una dieta corretta.
Se una persona ha mancanza di vitamina A, la cornea si secca e diventa torbida. Possono seguire perdite delle capacità visive ed ulcere alla cornea. La mancanza di vitamina A può anche causare danni alla retina i quali poi possono condurre alla cecità. A causa della sua importanza per il sistema immunitario, la sua mancanza può portare persino alla morte per problemi respiratori e gravi infezioni.
Apporto quotidiano di vitamina A
In ogni caso il miglior modo per assumere la giusta quantità di vitamine e minerali è tramite una dieta bilanciata e salutare. Il valore quotidiano raccomandato per la vitamina A (RDA) è di 5000 IU.
La vitamina A di origine vegetale è solubile in acqua e può essere eliminata dal corpo con molta semplicità. |
Tossicità della vitamina A
Quando la vitamina A proviene da fonti animali non risulta solubile in acqua, quindi non può circolare con semplicità nel corpo umano e viene immagazzinata nel grasso, dove può accumularsi eccessivamente e diventare molto tossica se se ne assume troppa.
I carotenoidi ed il beta carotene che possiamo trovare in frutta e verdura sono invece solubili in acqua, quindi possono circolare nel corpo umano senza problemi.
Per i fumatori gli integratori di beta carotene rappresentano una fonte di rischio. Alcuni studi hanno evidenziato come i fumatori che assumono 20-30 mg di beta carotene hanno un maggiore rischio di sviluppare il cancro ai polmoni rispetto a chi non assume tali integratori.
L’istituto di medicina ha sviluppato delle dosi giornaliere raccomandate basate sulla vitamina A di origine animale, in modo da abbassare il rischio di tossicità. Dai 4 agli 8 anni si raccomandano 3000 IU, 5610 IU dai 9 ai 13, 9240 dai 14 ai 18 e 10000 IU dai 19 anni in su.
Oltre questi livelli si rischiano reazioni tossiche che possono comportare anomalie al fegato, riduzione della densità dei minerali nelle ossa, difetti alla nascita, disordini del sistema nervoso centrale ed osteoporosi.
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